Il Golf nel Lazio, intervista al Presidente del comitato regionale Carlo Scatena

Il Golf nel Lazio, intervista al Presidente del comitato regionale Carlo Scatena

Il golf sta appassionando tanti atleti, una disciplina che racchiude in se il gesto atletico, la preparazione psicofisica e un grande fair play. Abbiamo potuto incontrare il dottor Carlo Scatena, presidente del Comitato regionale Lazio della Federazione Italiana Golf con il quale abbiamo avviato un’interessante conversazione sui temi più rilevanti del Golf in generale e del Lazio in particolare.

D. Dr. Scatena, come è stato vissuto quest’anno difficile per l’emergenza COVID dalla Federazione e dagli atleti del Lazio?

R. E’ innegabile che abbiamo attraversato tutti un periodo pieno di difficoltà. Noi, insieme alla Federazione, abbiamo messo in cima alle nostre priorità la salute dei giocatori e degli addetti, rispettando scrupolosamente i vari DPCM e tutte le normative che a livello nazionale e locale sono state emesse. Alcuni giocatori hanno premuto equivocando sul fatto che il golf si pratica all’aperto in spazi enormi, pensiamo che il percorso in cui ci troviamo qui ora è di circa 50 ettari, ma il nostro compito è stato e sarà di fare il massimo, ma sempre nel rispetto delle norme. Quindi c’è stato uno sforzo mio e di tutto il Comitato da una parte nel collaborare con le autorità per illustrare le peculiarità dello sport e per cercare di riaprire prima possibile, ma allo stesso modo abbiamo spiegato ai circoli ed ai singoli giocatori che fino alla riapertura si doveva assolutamente attendere nel rispetto delle regole. Un grosso problema l’hanno avuto gli atleti di primissima fascia, i cosiddetti “elite players” per i quali un periodo di fermo di due mesi poteva comportare la compromissione dell’intera stagione. Approfittando della deroga prevista in questi casi, in collaborazione con due nostri consiglieri, Edoardo Caltagirone e Gianluca Pietrobono, abbiamo organizzato, anche nel periodo di lockdown degli allenamenti con coach e controllo medico presso la prestigiosa struttura di Terre dei Consoli che ci è stata messa a disposizione.

D. Ahimè pensando al golf molti nostri lettori pensano alle highlands scozzesi o ai campionissimi dei tornei milionari della tv. Quanto e dove è praticato il golf nel Lazio ?

R. Nel Lazio abbiamo una realtà importante, pensiamo che ci sono 14 campi da golf che dispongono da 9 fino a 27 buche ed 11 campi promozionali con strutture per la pratica o buche di pitch & putt. Non dimentichiamo che il campo più antico d’Italia è il Golf Roma Acqua Santa fondato nel 1903, qui c’erano i famosi ragazzi del quarto miglio, che alternavano il lavoro nel club con la “professione” di caddie. Il maggior numero di praticanti lo troviamo al nord, principalmente in Lombardia, ma nel Lazio abbiamo oggi circa 9.000 praticanti tra cui numerosi giovani che ci danno sempre moltissime soddisfazioni. Una realtà che non possiamo paragonare alle nazioni in cui questo sport è nato, pensiamo a Inghilterra, Scozia o Irlanda, ma certamente una qualità e quantità di praticanti che molti non si aspettano ci sia.

D. Quali avvenimenti rilevanti abbiamo avuto ed avremo nella rimanente parte di anno nella regione?

R. Per i fatti noti, il calendario federale è stato completamente rivoluzionato e ridimensionato. Siamo fortunati ad avere qui nel Lazio il Centro Tecnico Federale nonché la Scuola Nazionale di Golf che sono inserite nel contesto del campo federale, il Golf Nazionale di Sutri. Approfitto per ricordare che questo campo è uno dei più belli e difficili, certamente d’Italia, probabilmente del mondo. Qui si tengono ogni anno numerose manifestazioni nazionali ed internazionali. Quest’anno dal 29 al 31 agosto abbiamo ospitato il Campionato Nazionale Open che ha visto gareggiare anche le proette. Questa competizione è arrivata all’ottantesima edizione essendo la manifestazione golfistica italiana che si gioca da più edizioni. Hanno gareggiato i migliori professionisti e professioniste del ricco parterre italiano. La fine dell’anno ci riporta una serie di gare di livello internazionale del circuito ALPS Tour, si giocherà dal 28 al 30 ottobre al Golf Nazionale di Sutri l’Italy Golf Open, concludiamo poi in bellezza ospitando per la prima volta in Italia la Qualifying School dove lo stage1 sarà disputato l’11 e 12 novembre su tre campi molto belli ed impegnativi : Parco dei Medici (Roma), Terre dei Consoli (Monterosi), Golf Nazionale (Sutri). Lo stage2 che darà la carta per giocare nel circuito nell’anno 2021 si disputerà poi il 17, 18 e 19 novembre al Golf Nazionale. Non dimentichiamo poi tutta l’attività agonistica “regionale” e giovanile, che tra l’altro avete seguito all’Olgiata pochi giorni addietro, che oltre ad essere di notevole qualità, ci permette di sfornare talenti importanti, solo per citarne alcuni come Paratore e Pavan ambedue nati golfisticamente al Parco di Roma e quest’anno ambedue vincitori di un open nel tour maggiore.

D. Possiamo fare qualche previsione per l’attività 2021?

R. E’ presto per anticipare le iniziative che sono allo studio a livello Federale. Cercheremo di portare a Roma l’open d’Italia, ospitato nel 2019 all’Olgiata. Speriamo tutti di poter avere una programmazione senza limitazioni per la salute dei giocatori e dell’organizzazione, ma questo ovviamente è un auspicio di tutti. L’appuntamento degli appuntamenti rimane ovviamente la Ryder CUP del 2023 a Marco Simone.

D. Parliamo di questa importante manifestazione che voi golfisti amate tanto, ma che ahimè oggi è poco conosciuta dai più? Di cosa si tratta esattamente?

R. La Ryder CUP è effettivamente la manifestazione più amata e seguita da tutti i golfisti (e non) del mondo. Si tratta dello scontro tra i più forti giocatori degli Stati Uniti contro i più forti giocatori d’Europa ! Si disputa in anni alterni in USA o in Europa, l’ultima edizione è stata giocata a Parigi nel 2018 mentre la prossima si disputerà negli Stati Uniti nel 2021 nel Wisconsin. Nei tre giorni di gara si affrontano le due squadre composte ognuna da 12 giocatori, si hanno in campo 24 top players. Un’occasione unica! Nell’ultima edizione tra l’altro ha fatto la parte del leone il nostro Francesco Molinari vincendo gli incontri decisivi.

E’ conosciuto come il terzo evento sportivo del mondo dopo le Olimpiadi ed i campionati del mondo di calcio. L’edizione di Parigi è stata seguita sul campo da circa 270.000 persone oltre ai 160 paesi collegati in diretta TV. Insomma un evento importantissimo non solo per il golf, ma per Roma e per l’Italia. Va da se che una manifestazione di questa portata prevede una infinità di eventi collegati , promozionali e sportivi, come l’OPEN d’Italia 2019 che è entrato a far parte delle Rolex Series. Insomma un progetto che sembrava impossibile e che ha visto anche molto scetticismo, ma che si è concretizzato con il lavoro di tutti. Per dare concretezza a ciò che stiamo dicendo possiamo annunciare che il 10 ottobre saranno aperte al pubblico le prime nove buche del percorso del Marco Simone, ristrutturate per l’evento Ryder. In primavera probabilmente saranno aperte le seconde 9.

D. Presidente ci dia un cenno sul rinnovo delle cariche che sappiamo essere in corso a tutti i livelli della Federazione

R. Nella prima settimana di settembre è stato votato a Parma il nuovo Consiglio Federale che ha visto confermato alla guida il Presidente Chimenti eletto con un’altissima maggioranza. Tra l’altro, oltre allo stesso Presidente, abbiamo avuto tre eletti provenienti da Circoli del Lazio: Stella Coppi (Olgiata), Andrea Pischiutta (Olgiata), Ascanio Pacelli (Terre dei Consoli), anche questo è un segnale di vitalità del movimento golfistico laziale.

A seguire si stanno tenendo le assemblee elettive in tutta Italia, nel Lazio ci riuniremo per rinnovare il Consiglio il 9 novembre. C’è molto interesse e sono già arrivate diverse candidature, il 9 ci vedremo con i Presidenti dei Circoli con i Maestri di Golf e con tutti gli aventi diritto al voto per eleggere il board che porterà il Lazio verso la Ryder 2023.