MotoXracing, ad Assen un buon quinto posto per Marino

Dopo Aragon anche sul TT Circuit di Assen Florian Marino ha chiuso il suo weekend di gara con un positivo quinto posto.

Sui 4542 metri della “Cathedral of Speed” il francese dell’URBIS Yamaha Motoxracing STK Team è riuscito a conquistare un prezioso piazzamento nella top5, disputando una prova accorta e gestendo al meglio le animate fasi iniziali di gara. Partito dalla terza fila dello schieramento, Florian è transitato in sesta posizione al primo giro e in quinta al terzo passaggio. Pur ottenendo il proprio best lap in gara in 1’37.823, i vari cambi di posizione nel corso dei primi chilometri hanno impedito al transalpino di restare agganciato al gruppo dei piloti in lotta per il podio, costringendo il pilota della Yamaha alla quinta piazza. Con il risultato ottenuto in Olanda Marino si mantiene in quinta posizione della classifica generale con 22 punti, a sole 7 lunghezze dal terzo posto.

L’“Università della Moto” non ha portato fortuna al Biblion Yamaha Motoxracing WSSP300 Team. I due piloti della formazione italiana nella FIM Supersport 300 World Championship hanno dovuto abbandonare anzitempo la gara a causa di due distinte cadute. Partito dalla ventiduesima posizione, Paolo Grassia è scivolato nel corso del primo giro alla variante “Geert Timmer Bocht” mentre occupava la diciannovesima piazza. Il fuori programma del campano non ha comportato conseguenze se non il ritiro dalla gara. Sfortunatamente anche Galang Hendra Pratama è incappato in una caduta che ha posto fine alla sua corsa. Scattato dalla quarta fila dello schieramento, l’indonesiano inserito nel progetto “bLU cRU” è finito a terra nel corso del terzo giro in seguito ad un contatto con un altro pilota all’uscita della curva 5. Abbandonata la pista sulle proprie gambe, Galang è stato accompagnato al “Medical Center” per ulteriori controlli.

Sandro Carusi – Team Manager Motoxracing

“Nella STK1000 abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile. Purtroppo sin da venerdì Marino ha evidenziato un calo fisico dopo pochi giri dovuto ad un problema all’avambraccio. Le cadute di Galang e di Grassia sono state determinate da un regolamento tecnico iniquo. I nostri piloti sono scivolati nel tentativo di colmare in gara un gap prestazionale che ancora sussiste nonostante il cambio regolamentare che Dorna ha instituito. Non essendoci strumenti di controllo, le restrizioni dettate dagli organizzatori sono state ignorate dalle Case concorrenti. E’ una vera vergogna”.