GIOVANI SPERANZE: IL FUTURO DELLA CANOA SLALOM IN RADUNO A VALSTAGNA

2018 03 29 PHOTO 00000331 2Durante le vacanze pasquali è Valstagna ad accogliere le giovani speranze della canoa slalom, con il consueto raduno nazionale riservato ai giovanissimi  tra i 10 ed i 14 anni, appartenenti alle categorie cadetti e ragazzi. Ad affrontare le acque e le paline del Brenta, sono diciotto i pagaiatori convocati: Daniel Zanchetta, Matteo Santi, Mattia Poletto (CC Sacile), Leonardo Proietti (CC Subiaco), Gabriele Grimandi (CC Bologna) Daniele Romano (CC Brescia) Matthias Ulpmer (ASD Milland), Martino Barzon (CC Verona), Simone Lustrissimi (CC Subiaco) Marino Spagnol (CC Sacile), Alessandra Giardilli (CC Bologna), Sofia Varotto, Sabrina Dal Degan (CUS Verona), Lea Bertoncelli (CC Ferrara), Alice Paone, Sara Cignitti (CC Subiaco) e Nancy Orlado (CC Sacile)

Le attività sono partite il 29 marzo e si concluderanno il 3 aprile. Lo scopo del raduno è quello di analizzare le potenzialità dei più talentuosi giovani del panorama italiano, cercando di individuare per ciascuno gli elementi più importanti su cui lavorare per garantire una miglior resa canoistica e non solo.

A dar ancora più motivazioni ed entusiasmo, la presenza di due coach d’eccezione, Daniele Molmenti e Pierpaolo Ferrazzi, che hanno ritenuto fondamentale lavorare fin da subito in modo omogeneo ed uniforme per agevolare la crescita dei futuri atleti della canoa slalom, con l’obiettivo lungimirante di trasmettere il sogno a cinque cerchi, e non solo, ai migliori ragazzi di categoria. Ad affiancarli, Matteo Pontarollo e Alessandro Barzon, referenti per le attività giovanili dell’acqua mossa.

Base logistica il Centro Federale di Valstagna, ormai punto nevralgico per l’attività fluviale. “Qui a Valstagna abbiamo trovato un’acqua ideale per i ragazzi di questa fascia d’eta. Il fiume è perfetto per svolgere attività in questo periodo dell’anno – ha commentato Daniele Molmenti – Stiamo lavorando molto sui fondamentali, con particolare attenzione riservata alla tecnica di base ed ai test psicomotori, indicatori utili a noi tecnici azzurri e a quelli societari, per pianificare e programmare al meglio gli allenamenti futuri.”