Calcio; i presidenti della Lega serie A incontrano il neo-commissario Malagò

Giovanni Malagò è tornato dalla Corea, dove si sono svolti i giochi olimpici invernali 2018, e ora ad attenderlo ci sono le tante, calde, questioni della Lega Serie A. Sventata l’ipotesi dell’assemblea elettiva nei giorni in cui il neo-commissario era in Corea, in veste di presidente del Coni, oggi, martedì 27 febbraio è prevista una prima riunione informale con tutti i club di A presenti che, come riporta “La Gazzetta dello Sport”, comincerà alle 16 e si concluderà in serata con una cena in un hotel.

Non è da nascondere che, quelli di febbraio, sono stati giorni di fermento in Lega, con una fetta di società pronte a nominare un presidente anche in assenza di Malagò, tra cui su tutte Napoli, Lazio e Torino. Grazie ad un gruppo di società fedeli, fra cui Juve, Roma e Samp, Malagò è riuscito a sventare il “golpe”. Le questioni da risolvere, in questi mesi di commissariamento, saranno tante e tutte di elevata importanza, si passa infatti dalla “governance” e lo statuto elettivo a quella inerente ai diritti TV. 

Per quanto riguarda la “governance”, Malagò fa sapere che avrebbe già dei nomi in mente. Uno su tutti quello di Perrelli come amministratore delegato. Marzio Perrelli è il CEO di HSBC in Italia dal 2008, appassionato di sport e di calcio in particolare. Per la presidenza sono circolati svariati nomi, sicuramente quello più gradito dal commissario resta Umberto Gandini, attualmente amministratore delegato della Roma, di cui Malagò nutre un elevata stima professionale. Tuttavia, come detto, non si tratterà di un compito facile. La Lega sembra spaccata in più fazioni, e soprattutto per la figura di amministratore delegato, non sembra esserci, ad oggi, un’unità di intenti. Sono circolati svariati nomi, tra cui quelli di Luigi De Siervo e Sami Kahale, prima che il presidente del Torino Urbano Cairo, tirasse fuori la candidatura dello spagnolo Javier Tebas. Sarà proprio quello di ricucire i rapporti il primo lavoro importante che Giovanni Malagò avrà il compito di portare a termine. 

Poi c’è la questione dello statuto, che andrà adeguato alle norme del Coni, su cui le altre leghe hanno già votato. Sarà necessario dunque abbassarlo alla maggioranza semplice, composta da 11 club, contro i 14 necessari con la normativa vigente. Un’altro tema sarà quello dello sponsor. Visto che probabilmente bisognerà trovarne un’altro al posto della Tim, che sembrerebbe non rinnovare. 

Per i diritti TV, si attende il 24 marzo, data in cui l’Antitrust dovrà esprimersi in riferimento all’offerta di MediaPro, la società Spagnola-Cinese che ha vinto il bando da intermediario indipendente per i diritti TV della Serie A, con un’offerta da 1 miliardo e 50 milioni. Una volta dato il via libera, la maxi-società, guidata da Jaume Roures, inizierà la trattativa con i broadcaster Sky e Mediaset.