Olimpiadi; storica stretta di mano durante la cerimonia, da sabato le prime gare ufficiali

Oggi é stato il giorno della cerimonia inaugurale. Dalle 12(ora italiana) ha avuto luogo l’evento di apertura dei Giochi Olimpici invernali, in Corea del Sud. Lo show in sei atti, anticipato da un’esibizione di taekwondo, era  incentrato sul tema della pace. E’ stata Arianna Fontana la porta bandiera per la nazionale italiana, dietro di lei, il capo missione Mornati. In rappresentanza della delegazione azzurra vi erano il numero uno dello Sport Italiano, Giovanni Malagò, e il Ministro dello Sport Luca Lotti

Una cerimonia che ha avuto come momento di massima attenzione la storica stretta di mano tra il presidente della Corea del Sud e la sorella del dittatore Kim Jong Un. Lo Sport ha nuovamente confermato quanto i suoi valori, se rispettati, possano rappresentare un segno di pace al di là delle divisioni politiche. La sfilata delle due Coree sotto un’unica bandiera lascerà, probabilmente, un segno importante nella storia Olimpica, e non solo. 

Ecco la storica stretta di mano;

Tornando alle questioni di campo; quello di domani, sarà il primo giorno utile per l’assegnazione di titoli. L’Italia proverà subito a dire la sua, presentandosi immediatamente da grande protagonista. Saranno 21 gli atleti che ,con la pettorina azzurra addosso, concorreranno per la prima medaglia di questi giochi invernali 2018. Preferisce andarci con i piedi di piombo, Dorothea Wierer, che nella gara sprint femminile di biathlon, può far molto bene: “Sarà difficilissimo conquistare le medaglie  perché ci sono tante avversarie in grado di salire sul podio, bisogna azzeccare la gara perfetta. La neve è abbastanza lenta, la pista non facilissima ma è il vento il vero avversario, che può fare la differenza al tiro“. Queste le sue parole rilasciate dal quotidiano “Tutto Sport”. 

Un’altra protagonista indiscussa sarà la porta bandiera Arianna Fontana, che nella giornata di sabato sarà impegnata nella semifinale della staffetta femminile di Short Track. Insieme alle compagne Martina Valcepina e Lucia Peretti, infatti, se la dovrà vedere contro Cina, Giappone e Olanda. La nostra porta bandiera durante la cerimonia non ha nascosto la propria soddisfazione e gioia per questo ruolo;”E’ un’emozione grandissima, adesso mi rendo conto di quello che di bello sto facendo. Con questa bandiera tra le mani non ho paura di nulla“.  

Da domani dunque “si comincia a fare sul serio” come si legge sul profilo ufficiale Twitter del Coni. A Casa Italia fissano l’obbiettivo a quota 10 medaglie. Sarebbe un ottimo bottino, considerando gli scarsi risultati delle precedenti edizioni, che hanno visto l’Italia totalizzare zero ori a Sochi 2014 e solo uno a Vancouver 2010. Quest’anno però c’è la convinzione di potercela fare, considerando soprattutto l’ottimo stato di forma in cui i nostri atleti sono arrivati a questi giochi invernali.