Figc tra programmi e prime scelte; Di Biagio traghettatore fino a giugno

 Di Biagio sarà il traghettatore della Nazionale italiana di calcio per i prossimi due impegni amichevoli contro Argentina e Inghilterra, che si disputeranno rispettivamente il 23 marzo a Manchester e il 27 a Londra. Il suo incarico durerà fino a Giugno 2018.  Era un’ipotesi già avanzata  ma oggi, 5 febbraio 2018, a seguito dell’incontro tra il neo-commissario Fabbricini, il suo vice, Alessandro Costacurta e il tecnico attualmente alla guida degli “azzurrini” dell’U21, è arrivata l’ufficialità

È un’opportunità importante, ho una gran voglia di cominciare subito, sono qui per lavorare, ho in mente tante cose e cercheremo di portarle a termine“, commenta Di Biagio, che prosegue;  “Ci aspettano due gare importanti, difficili, con Argentina e Inghilterra, ma potremo fare sicuramente molto bene. Le convocazioni? Ho la fortuna di conoscere benissimo l’80% dei ragazzi che faranno parte della nazionale, e con alcuni ho avuta anche la possibilità di giocare”. Queste le parole dell’attuale Ct azzurro riportate dall’Ansa. 

La scelta di Di Biagio è quella più giusta, visti gli imminenti impegni, se potrà guadagnarsi la conferma? Non lo so, per ora il primo compito di Di Biagio è quello di riportare entusiasmo, e siamo fiduciosi che sarà all’altezza” Così Fabbricini al margine dell’incontro. 

Il neo-commissario fa il punto di quelle che saranno le priorità per i prossimi mesi. Sul tavolo di lavoro ci sono diverse questioni, quella del prossimo Ct, al quale sta lavorando Costacurta, oltre a quelle più strettamente gestionali e politiche; “Vorrei parlare con tutte le componenti in vigore per capire e valutare i problemi“, spiega Fabbricini; “adesso aspettiamo la fine del commissariamento della Lega di A per avere un quadro completo. Inoltre sarà necessario rivedere i sistemi elettorali e i pesi delle componenti. C’è la volontà forte di rimettere Coverciano al centro della cultura tecnica della Federazione”

La riforma dei campionati non è la priorità, secondo Fabbricini, dell’attuale gestione commissariale; “L’affiderei alla nuova governance federale, è giusto che si occupi lei di provvedimenti straordinari così radicali, non vorrei metterla in cantiere adesso“, riporta Repubblica.it. Il neo-commissario spende due parole anche sul suo rapporto con Malagò e sulla scelta di affidargli la gestione della Serie A; “la serie A è la punta dell’iceberg, di questa grande montagna che è la Figc, ed è giusto che tocchi a Malagò, che ha la responsabilità dello sport italiano, occuparsene. Fra di noi c’è identità di vedute, siamo due persone che vogliono il bene dello sport italiano”