Elezioni Figc; é il fallimento di un sistema, federazione commissariata

La Figc sarà commissariata. Questo il risultato proveniente dall’Assemblea Elettiva di oggi, 29 gennaio, in cui di fatto non è stato eletto nessuno. Un’altra pagina nera per il calcio italiano, ora la palla passa al CONI, che il primo febbraio riunirà la giunta per scegliere il commissario. Neanche il ballottaggio Gravina-Sibilia ha prodotto un Presidente, il primo si ferma al 39%, contro il 59% delle schede lasciate in bianco, dall’Associazione calciatori e dai rappresentanti della L.N.D. Un risultato che d’altronde era nel’aria, tre candidati erano troppi e le dichiarazioni arrivate solo il giorno prima da Giovanni Malagò, non lasciavano presagire nulla di buono.

Come prevedibile le prime tre votazioni sono andate nulle, infatti nessuno tra i tre candidati, Cosimo Sibilia (Presidente LND), Damiano Tommasi (Assocalciatori) e Gabriele Gravina, è riuscito ad assicurarsi la maggioranza. (Per il sistema elettorale clicca qui). Prima del ballottaggio tra i due candidati più votati (si sarebbe dovuto raggiungere il 50%+1) , attraverso il quale sarebbe dovuto uscire il prossimo presidente della Figc, Cosimo Sibilia aveva proposto al suo avversario la presidenza, che sarebbe dovuta arrivare con i voti dei Dilettanti. Il rifiuto di Gravina ha indotto Sibilia a chiedere ai suoi di votare scheda bianca.  “Il tentativo di raggiungimento di un accordo per avere una larga condivisione era anche sul candidato Gravina presidente” – afferma Sibilia -. “Evidentemente all’interno hanno avuto problemi. Questo sta a significare quanto noi siamo stati responsabili. Un giorno triste per il calcio? Posso solo dire di aver agito per il bene del movimento”

Pronta la replica di Gabriele Gravina; “La partita andava giocata fino in fondo, ma a un certo punto qualcuno ha deciso di prendere il pallone in mano e di portarselo via. Non stiamo a parlare di proposte di accordo, che definisco volgare. Non potevo accettare la presidenza. Non è la sconfitta del calcio italiano, ma la certificazione della sconfitta di una classe dirigente

Anche l’Associazione Calciatori, come detto, ha deciso di votare in blocco scheda bianca. Tommasi spiega così questa scelta; “Avremmo voluto un cambiamento, ma nessuno dei due candidati al ballottaggio rispecchia i nostri pensieri e quindi abbiamo deciso di non esprimere il nostro voto. Ogni tipo di accordo con noi passava per la mia elezione a presidente, ma questo non è stato messo nemmeno sul tavolo” e prosegue; Io rappresento le lacrime dei calciatori italiani a San Siro dopo la mancata qualificazione. Probabilmente non è un caso se siamo usciti dal mondiale.

Infine sono arrivate le parole dei presidenti dei club di Serie A, tra i più duri Aurelio De Laurentiis e Massimo Ferrero.  Il Patròn del Napoli ha definito questa giornata “Una perdita di tempo, una rottura, bisogna ripartire dalle fondamenta”. Senza giri di parole il presidente Ferrero; “È stata una buffonata, ora ci sarà il commissariamento, ma io sono un po’ malizioso, per me c’era sotto un piano per andare verso questa direzione. Dobbiamo cambiare questo calcio, riportare le gente allo stadio, e invece così abbiamo fatto un’ulteriore figura di cacca”. “Era scritto che finiva così visto che c’erano tre candidati, dovevamo rinviare le elezioni e trovare una condivisione e partecipazione perché il calcio ci guarda e al centro va messo il pallone e non le poltrone“. 

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