LONGINES GLOBAL CHAMPIONS TOUR GRAND PRIX: HARRIE SMOLDERS VINCENTE A ROMA

Grande pubblico per la Tappa romana del Grand Prix che ha visto imporsi Harrie Smolders, trentasei anni, appena tornato dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro.

Una competizione dura quella che si è svolta allo Stadio dei Marmi intitolato a Pietro Mennea, avvincente fino alla fine. Dopo due selettive manche, sette sono infatti stati in binomi giunti barrage e tra questi il migliore è stato l’olandese Harrie Smolders capace, in sella al suo Don VHP Z, di un terzo percorso netto nel tempo di 33.11 secondi.

Questa è la seconda vittoria per Smolders in un Gran Premio del LGCT, dopo quello di Shangai dello scorso anno che ha dichiarato “Sono felicissimo del mio risultato anche se sinceramente non pensavo di poter vincere perché non tutti i barrage sono ideali per questo mio cavallo; sono molto contento di come ha saltato tutti i giri del Gran Premio. Riguardo ai percorsi, sempre straordinario il lavoro di Uliano Vezzani e si conferma ottimale la formula di gara, che prevede un percorso di esercizio il primo giorno, un giorno di pausa e il Gran Premio, permettendo così ai cavalli di restare sempre freschi e in buona forma”.

Piazza d’onore per il francese Simon Delestre, ultimo a scendere in campo con Chesall Zimequest. Terzo percorso netto anche per lui ma un responso cronometrico più alto (34.00 secondi), “Sono contentissimo del mio cavallo, – ha detto l’atleta – è veloce, molto rispettoso e sta facendo davvero una stagione straordinaria. In barrage avrei potuto guadagnare tempo tra l’ostacolo numero 1 e il 2 togliendo un tempo ma ho preferito rimettere un tempo, queste per lui sono le prime gare grosse, è ancora giovane e in crescita sportiva”.

Ancora l’Olanda sul podio con Maikel van der Vleuten che, primo a misurarsi sul barrage tracciato dallo chef de piste Uliano Vezzani, con VDL Groep Arera C, ha chiuso nel tempo di 34.07 secondi, “Ero tra i primi a partire in barrage – ha dichiarato alla stampa Van der Vleuten – così non ho potuto vedere nessun percorso prima del mio ingresso in campo. Ho cercato di togliere un tempo nelle linee dove si poteva per guadagnare tempo ma conoscendo i binomi che entravano dopo di me sapevo che sarebbe stata dura”.

Ottimo quarto posto per Alberto Zorzi anche lui protagonista di tre percorsi netti con Fair Light van’t Heike (tempo di 35.15 scondi). Un risultato questo che dopo la terza posizione ottenuta a Valkensward conferma la grande competitività del 27 enne cavaliere padovano, da un anno e mezzo in Olanda dove monta per la scuderia di Jan Tops.

Rolf-Göran Bengtsson e Casall ASK, vincitori lo scorso anno, hanno chiuso in quinta posizione (0/0/0; 35.16) mentre Edwina Tops-Alexander in nona con Caretina de Joter (4/0). Con questo piazzamento il cavaliere svedese ha però scalzato dalla testa della classifica del Longines Global Champions Tour l’amazzone australiana.

Sono stati due gli azzurri che hanno infiammato il pubblico di casa. In barrage, oltre a Zorzi, bella è stata infatti la prova di Piergiorgio Bucci che con Casallo Z è incappato in un errore proprio sull’ultimo ostacolo del barrage. Peccato, anche perché il tempo del binomio azzurro era stato notevole: 33.99 secondi.

 

Photo: Domenico Cippitelli

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